5/15/2013

LORENZO, MATTIA e MICHELANGELO, che meraviglia!!!






....Lorenzo Lotto e Mattia Preti e fra loro il genio di Michelangelo Merisi, il Caravaggio
Addirittura. Sì e niente meno che un'opera La fuga in Egitto, della Galleria di Palazzo Doria Pamphili, del giovane Caravaggio appena giunto a Roma, un'opera meravigliosa, ma che pochi avranno visto dato che bisogna andarci apposta a contemplarla, fuori com'è dalle mete, tante e più importanti di Roma. 
Devo confessare che l'ho vista, apposta appunto, nel mio ultimo soggiorno romano a dicembre scorso e ho ancora la pelle d'oca adesso, se ci penso e da domani sarà qui e potrò rigodermene l'incanto (e con Voi, se vorrete).



Ecco la chicca di altissimo livello culturale che la Reggia della Venaria ci regala per questa strana e tarda primavera e che non dovremmo davvero perderci, se amiamo la pittura italiana o se vogliamo scoprirne eccezionali rarità, spesso mai esposte in pubblico sinora e per la prima volta al mondo qui da noi, a due passi                                                                                                                                                  


Ieri sono stata "scarrozzata" fino alla Reggia per l'anteprima della Mostra dedicata a Mattia Preti e ho trascorso due ore meravigliose trascinata a spasso per quelle stanze da Keith Sciberras, il curatore ed appassionato studioso in arrivo da Malta (terra che ospitò per anni Caravaggio e Mattia Preti) e da Sgarbi, in simpatica vena affabulatoria, circondato da assistenti e che svolazzava da un'opera a una stanza, trascinato da mani indaffarate ad accalappiarselo o da idee improvvise per un ultimo "ritocco" al progetto espositivo (che ci diceva il curatore maltese ha richiesto bisticci e cambi e scambi per mesi e mesi). 
Fra fattorini, operai in guanti neri (per non gualcire i quadri e le cornici), elettricisti, scale e impalcature, esperti e critici e giornalisti vaganti, casse di imballaggio e box in allestimento con le didascalie ancora volanti e le opere in corso di sistemazione... si respirava un'aria intensa, concentrata, trafitta talvolta da voci e rumori di carte lacerate, colpi di martello, lampi di luci. 
Non tutte le opere stanno già in bella mostra, un quadro sarebbe arrivato solo la sera alle 22 da Londra, manca ancora una tela dalla Virginia (USA), mentre da Roma e dai palazzi romani e da collezioni private arrivano e arriveranno domani altre rarità che mai abbiamo visto prima, nuove attribuzioni, ma anche opere conosciute e notissime. Tutto è un lavorìo calmo, sapiente eppure febbrile, anche Sgarbi, cortese e generoso come talvolta sa essere, ha ammesso la professionalità dello staff della Venaria e mi sembra impossibile che dopodomani tutto sarà già perfettamente composto, lindo e magnificamente aperto per l'inaugurazione ed il godimento di tutti. Ma questo è il miracolo, l'incantevole incastro che ci permetterà di ammirare artisti sommi e di viaggiare per tutto il Seicento scoprendo vite, artisti, stili, tecniche, gelosie, ispirazioni, facilità inventiva, colori e forme e sfarzo e teatro e naturalezza, il Barocco insomma, in una sua davvero grandiosa presentazione.



                                       


Ma contemporaneamente, al primo piano delle Sale delle Arti, girado dietro alla tenda a sinistra, dopo aver varcato per mattia Preti quell'altra tenda a destra, ecco farmi l'occhiolino l'altra chicca, quella della mostra dedicata a Lorenzo Lotto, che invece mi apre uno squarcio negli occhi e nel cuore con una ventina di opere eseguite giusto un secolo prima e cioè in pieno Rinascimento, fra Venezia, Treviso e le Marche. Si tratta di una mostra piccola, ma preziosissima e potente, straordinaria occasione per conoscere ed incontrare altra tecnica, altri colori, diversi lo spazio e la composizione, financo le dimensioni dei quadri, in tutto una ventina.
Un viaggio quasi intimo, commovente e coltissimo. da non perdere, appunto!




Insomma ci sarà da viaggiare tanto, in giro per l'Italia e giù fino a Malta, sulle orme di questi pittori "erranti", che lasciano tracce strepitose per duecento anni nella nostra storia della pittura.

Vi va di venire con me a rintracciarne il fascino ancora intatto e incantevole?

DOMENICA 26 MAGGIO ORE 16 
REGGIA della VENARIA, incontro alla Torre dell'orologio


Lotto e Preti_ la pittura italiana 
fra Rinascimento e Barocco
visita ad una o alle due mostre insieme
Lorenzo Lotto ore 16,30 -  Mattia Preti ore 18