11/13/2013

Si scrive Toret, si legge Turet ( breviario lessicale per i non torinesi)




ancora a proposito di domenica... 
eccovi la foto del simpatico regalo che ci siamo portati a casa come souvenir della vitalità creativa del Cortile del Maglio, dove un tempo si facevano pallottole ed ora invece c'è un attivissimo polo di designers ed artigiani.
Ben, entrando nella piazzetta coperta, ci ha accolti l'inventore dell'associazione Io bevo dai Toret  (www.ilovetoret.it) che difende l'acqua pubblica e ci ha spiegato la funzione di queste caratteristiche fontanelle, poi ha aperto uno scatolone e come un babbonatale tutto allegro ci ha regalato la borraccia, con il caloroso invito a servircene spesso!!! e soprattutto invitandoci ad adottare un toret, ce ne sono quasi un migliaio sparsi in città e già più di 2000 i...genitori adottivi che amano le fontanelle di città.
Ecco, questo è un altro pezzo del quartiere Balon e Borgo Dora, credetemi, ci si sta proprio bene..
son più i meriti speciali che ha che i problemi che si porta appresso :-))


11/12/2013

al Balon...noi c'eravamo!

Al Balon noi c'eravamo e ci siamo divertiti assai assai :-))
Il vento che aveva spazzato le nuvole ci ha regalato un'aria frizzantina e gradevole, persino col sole ancora incredibilmente caldo che scaldava le viuzze strette e stipate di ognibendidio e di tantissima gente.
Il tour, come era prevedibile, è stato lungo, lento, curioso e tortuoso, fra bancarelle ed aneddoti che chi più ne ha più ne metta in
tre ore di racconti, colori, persone, racconti, storie, personaggi, ambienti e tesori nascosti.

Abbiamo cominciato con il miracolo del Cottolengo e le spezie del Madagascar ascoltando la musica forte di un complesso davanti alla Gelateria Popolare di Maurizio, poi ci siamo divertiti a fare virtual acquisti con tanto di prove improvvisate di cappelli, fra gli antiquari ed i bric à brac,..

Abbiamo scoperto che Borgo Dora era una specie di corte dei miracoli con tanto di cavadenti, fattucchiere, donne di piacere riccioline e birichine, lestofanti ed osterie e stallaggi e storiche trattorie che ancora mantengono il fascino del tempo che fu come il Valenza che sta di fianco al nuovo ristorante cinese e poco più avanti di quello marocchino detto Al Jazjrah che fa un ottimo cous cous e the di menta.

Ora sappiamo che il Ponte Carpanini va su e giù, come il Balon a mongolfiera che ti fa vedere Torino da 150 metri da lassù per aria, che sotto il Ponte Mosca si imparava a cantare da tenore e si faceva pic nic, che Cirio ha fatto fortuna qui al Mercato di Porta palazzo e non a Napoli, che il nostro Pavarotti si chiamava Francesco (Cichin) Tamagno ed ha cantato da "tenore di forza" nei più grandi teatri d'Opera del mondo e poi che all'Arsenale, se hai la vena artistica giusta puoi persino imparare a diventare scrittore alla Scuola Holden dove vengono ad insegnare scrittori di fama, che sei vuoi fare del bene basta bussare ad uno dei tanti centri della provvidenza che continuano da duecento anni a crescere nei paraggi...Un momento speciale ed intenso l'abbiamo vissuto al Sermig e per tanti fra di noi è stata una scoperta emozionante entrare a respirare l'aria di accoglienza che c'è.




Il momento più divertente è stata la sorpresa finale, quando alla merenda sinoira Giancarlo Cristiani del San Giors ci ha fatti accogliere da una coppia di musicanti, con ghironda e chitarra e alla fine, anzi all'inizio a dir il vero, invece di dar l'assalto  ai salumi e le acciughe al bagnet vert ci siamo messi a cantare "marieme veuj marieme... e madama ca porta ca pija..." , le cansun d'la piola insomma e abbiamo avuto le nostre chiacchiere condite con le musiche occitane come la giga e la courento  e via discorrendo fino ad un assolo di una canzone irlandese...
Ecco qui dunque un minimo resumé delle nostre quattro ore a spass per  Strass burg, il Burg d'le pate, il borgo degli stracci... qualche parola e due foto, tanto per far partecipare chi non ha potuto esser con noi e far invidia ( solo un po') a chi non c'era...
Qui sotto alcune foto colte al volo col cellulare e dunque non protestate per la qualità, sono da godere così, anche un po' rustiche e pure sfocate, solo per assecondare la richiesta di una nostra comune amica lontana che mi ha scritto ed invitata a raccontarne almeno il succo qui nel nostro blog, dove potrà immaginare qualche momento del nostro special pomeriggio .-)
Grazie a tutti!













11/04/2013

A SPASSO PER.... Borgo Dora_10 novembre


10 NOVEMBRE_ a spasso per...BORGO DORA


12x12 Torino…per stupirvi!

A spasso per…BORGO DORA
Tour del quartiere con merenda sinoira*
Domenica 10 Novembre ore 15-19

* Merenda sinoira? Ma quella di sacrosanta tradizione, che diamine! (quella con il bagnet verd, le acciughe, le frittate, un piatto caldo, pan e salame e del buon vino) organizzata a cura del Ristorante San Giors,là dove sin dal medioevo si accoglievan i viandanti alle porte della città ed ora, in una atmosfera  tutta da scoprire, ristora i mercanti, i brocanteurs ed i frequentatori del mercato di Porta Palazzo e del Balon



 Il Cortile del Maglio, il Sermig, il Balon significano Borgo Dora..chi non li conosce? Ci sono l’Hammam e le macellerie di carne halal e se vi servono spezie e profumi dal mondo intero è qui che dovete venire a cercarli, ci sono sartorie e ciabattini e designer e mercanti e ristoratori che offrono ogni cosa Vi possa servire…

E sapete dove stanno San Pè di coj ed il canale dei Molassi?
E che cosa c’entrano Via  Sacchi e la Scuola Holden con questo quartiere così giovane, vivace ed in continua trasformazione?
La nostra passeggiata ci farà scoprire personaggi e botteghe, nuove etnie ed antiche tradizioni in un viaggio avvincente e curioso
Borgo Dora è Torino o un villaggio nel cuore della città?
Lo scopriremo insieme in una domenica di Gran Balon !!!

Prenotazioni ed infos   lucia@ar-tu.net    335.6379875





RENOIR_ DICEMBRE




RENOIR ! RENOIR !
 a grande richiesta ecco le date per le nuove visite guidate a dicembre




Visita guidata alla Mostra
RENOIR
1 DICEMBRE ORE 17
12 DICEMBRE ORE 20,30
15 DICEMBRE ORE 14,30

GAM, Galleria di Arte Moderna
Via Magenta 31, Torino
Visita guidata a cura della
dott.ssa Lucia Demaria,
storico dell’arte.

PRENOTAZIONE CON CONFERMA IMMEDIATA ENTRO IL 15 NOVEMBRE

sono aperte le iscrizioni per le visite guidate alla Mostra di Renoir, una occasione davvero eccezionale per un altro incontro straordinario con la pittura francese e l'Impressionismo.
Come già avvenne per la Mostra dedicata a Degas e che abbiamo avuto modo di goderci insieme, spero che anche questo artista tanto famoso e forse non conosciuto totalmente nella sua ricerca artistica, ci possa incantare e far rivivere emozioni profonde.

Sarà come essere a Parigi in quegli anni là, anzi anche adesso, a spasso per le sale dei 
Musei d'Orsay ed Orangerie, da cui provengono i quadri...


Aspetto con piacere le Vostre adesioni, per un massimo di 25 per ogni gruppo, 
ma la visita sarà effettuata anche con un minimo di 15 persone.

a presto!

Lucia

RENOIR, che felice sorpresa !





Renoir, che felice sorpresa!
Ieri si sono aperte le porte sulla grandiosa Mostra dell'autunno torinese, dedicata a Renoir, il "papa della pittura" come ebbe a dire Picasso.
Noi del "12x12 del mercoledì" siamo stati il primo gruppo che ha avuto l'onore ed il piacere di visitare la mostra e ce la siamo ben goduta in santa pace e "religiosa" attenzione per le solite quasi due ore di un viaggio felice e sorprendente. Ha ben ragione Passoni, il vice direttore della GAM che ha curato un bel saggio nel catalogo, nell'affermare ieri a La Stampa tv ".. sono sicuro che Vi stupirà" !

Che mondo aveva dentro il cuore quel Renoir ! Che maestria nelle mani legate ai pennelli!
Da ieri ce ne ha fatto parte e sono davvero contenta che avremo il modo di rinnovare questo incontro speciale già in questo prossimo fine settimana con i due gruppi già prenotati ed esauriti e poi a novembre con le altre date previste. 
In questi tempi grami e pure grigi di piova fina fina, sono stati miele per il nostro cuore quei balli spensierati e i bimbi in posa e le madame che brillano di sole, per non parlare dei paesaggi e della vita da bohème che ci abbracciano da una sala all'altra.
Renoir è un artista, unico forse per questo, dalla pittura "felice", costruita e sentita in ogni pennellata come un inno alla vita, un idillio senza fine con la natura e gli amici e le donne..

Non c'era manco freddo, uscendo dalla Mostra che già era notte e così me ne son tornata a casa a piedi..ancora intrisa di luce e di colori. 
(Mi sentivo una calda coloratissima lampadina ambulante nel buio del viale, e invece di esser lì me ne stavo lungo la Senna sotto un bel cielo di nuvole candide. Mi son ritrovata a casa, spensierata ed estranea alla città febbrile intorno. 
Che "felice" pomeriggio! Grazie Renoir!
e grazie Torino, pure! Ma sì, diamoci delle arie, questa città ci e si concede piacevolissimi lussi per la mente e per l'anima! 
Proprio a casa, qui, abbiamo Parigi negli occhi, vuoi mettere? :-))